{"id":264,"date":"2018-01-06T14:29:57","date_gmt":"2018-01-06T13:29:57","guid":{"rendered":"http:\/\/www.campobianco.it\/?p=264"},"modified":"2023-02-15T19:56:26","modified_gmt":"2023-02-15T18:56:26","slug":"imbilico-perpetua-motus-terra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.campobianco.it\/imbilico-perpetua-motus-terra\/","title":{"rendered":"imbilico: perpetua motus terra"},"content":{"rendered":"\t\t
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imbilico: perpetua motus terra<\/h1>\t\t<\/div>\n\t\t\t\t<\/div>\n\t\t\t\t
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asdasdImbilico \u00e8 un progetto complesso che si sviluppa per fasi di ricerca ancora in essere e che ad ogni esposizione assume una forma nuova capace di narrare sotto il profilo artistico, fotografico e installativo vari aspetti dell\u2019evento sismico che, in particolare nell\u2019estate 2016, ha colpito il centro Italia, modificando sensibilmente il patrimonio paesaggistico e storico di molte citt\u00e0. La consapevolezza che si acquisisce, guardando la serie di immagini che Gian Luca Bianco ha scattato e rielaborato nelle zone terremotate dell’ Umbria, \u00e8 quella di abitare una terra tumultuosa, energicamente inquieta e quindi viva, capace di scuotersi in pochi attimi dal torpore consueto modificando, senza alcun rispetto, la geografia antropica della storia. Il progetto nasce da un\u2019idea di Gian Luca Bianco che assieme Gian Domenico Troiano e alle musiche di Max Bernacchia, ha elaborato un proprio specifico linguaggio. Dopo Milano, Innsbruck, Palazzo di Assisi il progetto si sposta a Gubbio in cui verr\u00e0 elaborata un’installazione “site specific” nelle stanze di Palazzo Ducale. Il 23 settembre alle ore 21 sar\u00e0 inoltre l’occasione per scoprire la genesi e i futuri sviluppi del progetto attraverso il dialogo con l’autore Gian Luca Bianco e il critico Lorenzo Fiorucci.<\/p>

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