Imbilico

Imbilico Perpetua Motus Terra

Imbilico è un viaggio fuori e dentro se stessi.
In Imbilico i terremoti del 24 agosto 2016 e del 30 ottobre 2016, sono una drammatica scusa per parlare di noi, di questa nostra umanità alle prese con delle sfide enormi che vanno dai cambiamenti climatici, ai cambiamenti demografici, ai cambiamenti scientifici, ai cambiamenti sociali. Per questa ragione Imbilico diviene il mezzo per esplorare quella terra di mezzo, quello spazio che dobbiamo andare a ricercare e che ci permette di trovare un nuovo equilibrio quotidianamente.

Creativamente Imbilico si è costruito a fasi consequenziali: reportage – stampa – strappi delle fotografie – collage – ricostruzioni libere, geometriche – stampe fotografiche su svariati materiali – ceramiche, moduli strutturali in ferro e cemento, mappe, ambientazioni installative con possibilità ancora vive di sperimentazione linguistica, suggerita anche dall’ambiente e dal contesto in cui si va ad inserire.

L’intento è quello di spingere ad una riflessione sui comportamenti e le azioni che regolano il vivere in un ambiente vivo come la terra. Il terremoto in questo senso è il pretesto per riuscire a ripensare l’esistenza, ponendo alla base il rapporto simbiotico con ciò che ci circonda.