GIAN LUCA BIANCO – REPERTI
E’ nello spirito di collaborazione tra le due storiche gallerie milanesi Montrasio Arte e Bruno Grossetti che è ospitata la mostra personale dedicata all’artista contemporaneo Gian Luca Bianco, della scuderia Montrasio. Intitolata Reperti, la mostra contiene nove delle ultime opere in ceramica dell’artista.
Costruzioni poetiche e minimaliste di sottili lastre di argilla refrattaria, alcune poste su una base di terracotta, chiudono il capitolo della precedente ricerca dell’artista Imbilico e aprono nuovi orizzonti. Le nuove sculture superano l’elemento narrativo delle opere precedenti, drammatiche e più figurative, che raccontano il fallimento dell’uomo di fronte a disastri naturali e le conseguenti speranze e bisogni umani fondamentali a volte
semplici come avere un tetto sopra la testa. Nelle nuove opere, l’elemento simbolico delle macerie è stato sostituito da rovine, strutture immaginarie, divorate dal tempo, lentamente e in un tempo indefinito. Intitolate La Gemella o semplicemente Tetto, le sculture in ceramica fungono da metafore sia delle emozioni personali dell’artista che dei concetti universali. Nel cerchio della vita, tutto è connesso, perdita e rinascita. Lavorare con la materia malleabile argilla ha per Gian Luca Bianco un significato simbolico: tutto nasce dalla terra; tutto può essere costruito e ricostruito con la terra. Delicate con superfici marcate, ma di presenza ferma e sobria, le sculture in ceramica di elementi di parete singoli, accoppiati o distanziati o di un tetto sembrano sopportare il volto del tempo che passa. Le sculture indicano il tempo eppure ne sono privi, invitando l’osservatore ad entrare in un dialogo intimo con le opere e a riempirle di emozioni e ricordi personali, invitando a momenti di riflessione.
- Marco Gianantoni